Rischio biologico definizione e prevenzione
Il rischio biologico è il rischio causato da microrganismi presenti in sostanze diverse con cui i lavoratori di aziende di particolari settori possono entrare in contatto. Per agente biologico si intende qualsiasi microrganismo, anche organismi geneticamente modificati, colture cellulari, endoparassiti umani.
Il rischio biologico 81/08 costituisce un tipo di rischio intrinseco, ad esempio, alle attività collegate al settore sanitario, al quale l’operatore, sia esso medico, infermiere, o addetto al laboratorio di analisi, può trovarsi esposto.
Tale rischio è costituito da agenti biologici che possono risultare potenziali portatori delle più svariate patologie infettive.
L’operatore sanitario è, infatti, costantemente a contatto diretto con materiali biologici (p.e. sangue, saliva, fluidi corporei, aerosol respiratori) e strumenti potenzialmente infetti.
Cos’è il Documento di Valutazione del Rischio Biologico?
E’ il documento scritto che viene redatto dal datore di lavoro o da un consulente esterno all’azienda al termine dell’analisi di tale rischio all’interno dell’attività lavorativa dell’azienda stessa.
Chi può essere esposto a pericolo biologico?
L’operatore sanitario non è l’unica tipologia di soggetti che possono essere esposti a rischio fisico chimico e biologico, infatti lo sono anche:
- camerieri,
- addetti alle pulizie,
- alti operatori addetti alle strutture sanitarie
- addetti alla lavanderia,
- addetti alla manutenzione,
- autisti delle ambulanze,
- autisti di case di cura,
- ospedali,
- laboratori di analisi, ecc.
Chi deve collaborare alla valutazione del rischio biologico?
Il datore di lavoro deve procedere all’individuazione di tutti i fattori di rischio esistenti in azienda e alle loro possibili interazioni, nonché alla valutazione della loro entità.
La valutazione del rischio biologico è effettuata in collaborazione con l’RSPP e con il medico competente (nei casi in cui è obbligatoria la sorveglianza sanitaria), previa consultazione del RLS.